Un altro è il famoso Säntis, che nella sua massima altezza sorpassa appena i due chilometri e mezzo, ma che non è perciò meno una delle più belle Alpi della Svizzera: i suoi larghi contrafforti, i suoi pascoli, i suoi ammassi dì blocchi ed i laghetti delle sue alte valli, vi rendono svariati all’infinito i punti pittoreschi e graziosi. Più a sud, la cresta frastagliata dei Kurfürsten, vista dalle rive del lago di Walenstatt, presenta un aspetto veramente formidabile; un solo villaggio ha potuto trovar posto a piè delle sue rupi che si elevano 1,000 e 1,500 metri al disopra dell’acqua.(20)
     
      Le Alpi dei Grigioni, vero caos di montagne tagliate dai torrenti in aggruppamenti disuguali, sono quelle per l’appunto nelle quali è più difficile riconoscere l’ordine primitivo; le formazioni diverse vi sono più intrecciate, le creste vi si profilano più sinuosamente, e duecento valli, che si ramificano nello spessore del sistema, vi disegnano un immenso labirinto. Tuttavia l’insieme dei gruppi si riccollega egualmente al nodo del San Gottardo con uno de’ gruppi più arditi, quello nel quale nasce il Reno posteriore o Hinter-Rhein. Queste rocce granitiche, cariche di ghiacci, irte di picchi che sono i più alti fra quanti ne intercludono la vallata della Reuss e quella dell’Inn, costituiscono il gruppo dell’Adula, unico nelle Alpi centrali che abbia conservato il proprio nome antico;(21) esso è l’Adoulas di Strabone. Altre montagne di grande altezza, che portano ghiacciai sulle loro schiere, continuano a nord-est la catena principale che limita da mezzogiorno le valli superiori del Reno.