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      La gran ricchezza naturale del paese consiste in foreste, in praterie, in pascoli, imperocchè gli alberi si stendono su più che un sesto del territorio, e le erbe su più che un terzo. Un gran numero di montagne, sopratutto nel Vallese, nei Grigioni, nel Ticino, è spoglio di questo ammanto di vegetazione; ma, presi complessivamente, i monti della Svizzera sono fra i più verdeggianti dell’Europa; boscosi sui declivi inferiori, erbosi alla sommità, appaiono mirabili per grazia e freschezza quando si paragonino alle pareti dirute delle Alpi del Delfinato, alle rocce riarse degli Appennini, rivestite di magri arbusti, alle tristi sierre della Spagna d’un color grigio di cenere o d’un rosso spiccato. Ad eccezione della quercia, relativamente rara in Svizzera, quasi tutte le essenze delle campagne basse dell’Europa ornano le valli elvetiche ed i primi contrafforti delle Alpi. I noci sopratutto vi si espandono in superbi rami; boschi di faggi e di castagni succedono salendo su pei pendii; più in alto si stende la nera foresta dei pini e degli abeti, gli alberi svizzeri per eccellenza; più in alto ancora i pini cembri ed i larici dal legno prezioso s’avventurano all’aria fredda delle cime; finalmente il pino strisciante (mugho), il più ardito di tutti gli alberi svizzeri, combatte solo contro i geli: vero è che si sviluppa più in radici che in rami, mentre i suoi ramoscelli stessi si torcono a terra in mezzo ai cespugli di rododendri, per sfuggire alla violenza degli uragani. Come nelle Alpi del Delfinato e della Savoja, la fronte superiore delle foreste s’è abbassata durante il periodo geologico attuale, sia per una diminuzione della temperatura, come pensano alcuni meteorologisti, sia piuttosto per la distruzione delle foreste operata dall’uomo e la minor forza di resistenza che i gruppi d’alberi isolati oppongono al rigore degli inverni: l’albero solitario perisce presto dove vivrebbe ancora senza stento una intera foresta.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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