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      Conformemente alle leggi della geografia, la valle costituiva, nel grande organismo, la prima cellula repubblicana, come si vede nell’esempio significante che ne forniscono i Grigioni. Grazie alla natura del suolo, che separa tutti i comuni gli uni dagli altri con barriere di rocce e di nevi, era riuscito facile agli abitanti di ogni valle mantenere la loro autonomia. Questi diversi gruppi erano uniti, per la gestione degli interessi comuni, in giurisdizioni ed alte giurisdizioni, che avevano un tempo una forca per simbolo del loro potere; le giurisdizioni formavano alla lor volta una lega per mettersi in difesa contro lo straniero. Tre di queste leghe, l’alleanza generale di tutti i comuni confederati, costituivano il popolo dei Grigioni.
      Nel suo insieme, la repubblica svizzera non somigliava in nulla al tipo ideale che si ha di cosiffatta organizzazione politica. Gli abusi del feudalismo e le violenze della conquista vi si frammischiavano stranamente alla pratica delle libertà locali. Il servaggio esisteva; da Soletta non era ancora scomparso nel 1782. Gli abitanti delle pianure e delle prealpi, che la natura non proteggeva contro le incursioni delle bande armate, erano divenuti come il bestiame delle signorie o delle abbazie. Il diritto non era lo stesso in nessun punto; i privilegi differivano dappertutto, secondo le vicissitudini delle conquiste e delle alleanze. Fra le città della Svizzera, alcune avevano il titolo d’alleate, senza essere sovrane; altre erano semplicemente ammesse all’onore d’essere protette; il maggior numero era premio delle vittorie, e doveva obbedire ora ad uno dei cantoni, ora all’insieme del popolo svizzero.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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