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      Dell’antico dominio glottologico resta solo un debole arcipelago, che s’impiccolisce continuamente. Le persecuzioni religiose non meno che la graduale invasione dell’elemento tedesco, hanno determinata la rapida scomparsa dei dialetti ladini. Essendo la religione protestante penetrata nelle valli del Tirolo come nell’Engaddina svizzera, gli arcivescovi d’Innsbruck interdissero qualsiasi comunicazione fra i Ladini dei due paesi. L’uso della lingua eretica fu proibito, e quelli che continuarono a servirsene per la predica o la preghiera furono banditi o incarcerati. I persecutori riuscirono completamente nella loro opera: lingua e religione scomparvero nello stesso tempo dal Tirolo occidentale, ed i montanari che parlano ancora ladino sono separati dai loro fratelli romanzi dei Grigioni da una larga zona di popolazioni italiane e tedesche.(40) Attualmente i dialetti ladini più non sono in uso che nelle valli di Gherdeina (Gardena o Gröden) d’Enneberg e di Badia, che s’aprono ad est di Bressanone, e comunicano per le vette dei monti colle popolazioni italiane delle valli superiori della Piave. Bisogna anche dire che i montanari tedeschi dei dintorni si servono d’un dialetto assai ricco di parole latine. Il welche di Gardena e d’Enneberg è pure alterato da una folla di termini d’origine tedesca, e la maggior parte degli abitanti parla indifferentemente i due idiomi. D’altronde i Ladini si distinguono dagli Italiani e dai Tedeschi non solo per la lingua, ma anche per l’aspetto fisico.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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