Pagina (307/1407)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A valle di Grein, il Danubio s’ingolfa in una forra ostruita da isolotti e da pietre. Le acque discendono in rapide, si dividono in correnti furiose attorno un’isola che regge la rovina di Werfenstein: ivi è lo Strudel. Più giù, il fiume urtava un tempo contro una rupe isolata, e, respinto sulla riva opposta, s’aggirava turbinando in un ampio vortice. Era uno dei passi più pericolosi del fiume, ed i marinai non vi si avventuravano senza aver detto le loro preghiere e baciato le reliquie. Su d’uno scoglio delle rapide, alcune iscrizioni rammentavano ai battellieri i nomi delle vittime recentemente inghiottite dall’onda. Nel 1554, la rupe dell’Haustein è stata rasa completamente ed i frantumi hanno servito a rinforzare le rive; il canale di navigazione, perfettamente rettificato, non presenta altri ostacoli, e le più deboli barche possono governarvisi senza stento. Spoglio dei suoi terrori, il vortice (wirbel) ha cessato d’essere oggetto di leggende popolari: una volta si raccontava che fosse un abisso senza fondo, le cui acque scorrendo sotto terra tornavano a scaturire in Ungheria, nel lago di Neusiedl.
      A poca distanza a monte di Krems, il vecchio castello diroccato di Dürrenstein, celebre nella storia della cavalleria per la prigionia di Riccardo Cuor di Leone, chiude in una cinta di mura e di torri la piccola città rannicchiata a’ suoi piedi. Ivi presso, il Danubio, ridivenuto libero, esce dalle forre, s’espande largamente nella valle e si divide in parecchi bracci, inchiudendo isole basse od auen, verdi di prati e del fogliame dei salici, dei pioppi e delle tremule.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





Grein Danubio Werfenstein Strudel Haustein Ungheria Neusiedl Krems Dürrenstein Riccardo Cuor Leone Danubio