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      Trovasi al nord il bel parco dell’Augarten. Finalmente Vienna ha grandi foreste sulle montagne vicine, così com’erano nel medio evo, quando i boschi occupavano ancora tutti i dintorni, sino al Graben o fossato, che oggi è diventato una delle più belle contrade della città; in un angolo di una delle sue case, questa contrada conserva tuttora un tronco di larice (Stock im Eisen) tutto coperto di chiodi, a testimonianza dell’antico culto pagano degli alberi. Lo stupendo giardino zoologico (Thiergarten) copre i declivi delle montagne, al di là dei folti viali di carpini del palazzo di Schönbrunn e del Belvedere di Maria Teresa, che disegna sull’azzurro del cielo il suo elegante colonnato. Schönbrunn è già quasi rinchiuso nella città crescente, ed all’ovest si trova il sobborgo di Hietzing che si vanta il più bel villaggio dell’Austria, composto intieramente di villeggiature. Al sud il castello di Laxenburg, colle sue belle ombre e le sue costruzioni pittoresche, è tuttora separato dalla città da una larga zona di campagna e da qualche catena di colline, una delle quali porta il nome di Wienerberg.
     
      68 -- ANTICHE SINUOSITÀ DEL DANUBIO A VIENNA.
     
     
      Recentemente Vienna si è risanata provvedendosi l’acqua che le mancava; copiose sorgenti, scaturite direttamente dalle Alpi, zampillano dalle sue fontane, si riversano nei bacini delle sue pubbliche piazze e sostituiscono l’acqua dei pozzi che era alimentata dalle infiltrazioni del Danubio e un po’ anche da quelle delle fogne e dei cimiteri.(64) Il fiumicello Wien, che presto o tardi si dovrà coprire per decenza, come si sono già ricoperti il Währingerbach, l’Alserbach e l’Ottakringerbach non trasporta che acque pluviali nell’inverno, o acque di fogna nell’estate, piene d’infusorî di alghe, e di materie corrotte;(65) ora in sua vece un altro corso d’acqua, chiuso in un acquedotto di 90 chilometri di lunghezza, attinge le sue acque dai pendii dello Schnceberg, e le porta alla città. La sua portata varia da 3 a 10 metri cubi di acqua al minuto secondo, ciò che è ancora ben poca cosa per la sete e per la pulizia d’una città di un milione di abitanti; ma altre sorgenti lontane, che appartengono pure al comune di Vienna, si connetteranno tosto o tardi coll’acquedotto principale.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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