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      Un altro affluente dell’Unz o del fiume di Lubiana è quello escito dal celebre lago di Zirknitz, bacino a molti piani che formava anticamente la meraviglia dei Romani ed il Tasso ha cantato: durante la siccità, il livello dell’acqua si abbassa al disotto della vôlta traforata che forma la vasca superiore; dopo le grandi pioggie, l’accrescimento dell’acqua salendo dai gorghi del pian terreno, invade i piani superiori e si diffonde alla luce. Dicesi che sia accaduto, che la gran pianura, della superficie di circa 80 chilometri quadrati, si sia trovata completamente a secco; per l’addietro, quando i lavori di risanamento non erano ancora stati impresi, la campagna era pure, in certe epoche, un vasto lago, un vero mare Alpino, che rifletteva nelle sue acque tutto un anfiteatro di rocce e la fiera montagna di Javornik, colle cime coperte di boschetti. Gli abitanti dei sette villaggi disposti a semicerchio intorno alla pianura lacustre, traggono alternamente la loro sussistenza dalla pesca, dalla caccia e dalla coltivazione delle terre emerse. Più di quattrocento baratri, profondi da 10 a 18 metri si aprono in fondo al bacino e, secondo le stagioni, sembrano inghiottire o vomitare le acque, talvolta con un rumore di tuono, quando le masse d’aria imprigionate nelle profonde gallerie cercano violentemente un’uscita. Oggi però il regime del lago è diventato più regolare: le gallerie tortuose della roccia, dalle quali si gittava il soverchio delle acque, sono state sostituite da un canale dove alcune pompe a vapore versano l’acqua sovrabbondante: l’agricoltura così ha potuto impadronirsi della pianura.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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