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      (308) Questi fiumi, dalle acque vive e pure, abbelliscono dovunque il paesaggio; ma gli alberi mancano. Quasi tutta la parte centrale della Boemia è stata privata delle sue foreste; la campagna rasa uniformemente coltivata si stende sino alle colline dell’orizzonte.
      Nel loro corso superiore la Vltava e quasi tutti i suoi affluenti superiori portano un’acqua nerastra, a causa delle torbiere estesissime che coprono qua e là fino alle vette delle montagne. Nelle valli più basse, queste filze, letti di torba dove si trovano allo stato carbonizzato gli avanzi d’antiche foreste, sono frammischiate a stagni ed a due o trecento piccoli laghi, che servono da serbatoi alle acque d’inondazione e proteggono così le campagne inferiori. I contadini dell’alta Boemia non utilizzano queste torbe come combustibile, ma lavorano, con imprudente attività a trasformarle in praterie ed in terre coltivabili. Compito difficile, giacchè il clima della Boemia è discretamente umido, dovendo i venti d’ovest traversare vaste pianure prima di urtare contro le falde del Böhmerwald e dei Riesengebirge.(309) Gli stagni ed i laghi, vengono utilizzati come vivai di pesci ed i contadini di quelle regioni hanno imparato a diventare abilissimi piscicolturi. Pel miglioramento del clima locale, sarebbe molto desiderabile che s’interrompesse il lavoro di prosciugamento di queste acque e delle torbiere circostanti, giacchè la regione delle filze è una specie d’immensa spugna naturale che assorbe l’umidità e regola l’uscita dell’acqua corrente.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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