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      Infine in Illiria ed in Turchia, hannovi popolazioni della stessa razza, i Montenegrini, per esempio, le quali si sono impadronite dei monti ad esclusione di ogni altra nazionalità.
      Presso al passo di Domazlice (Taus) porta naturale aperta fra le due parti del Böhmerwald, s’aggruppano le sentinelle avanzate del mondo slavo verso l’occidente; colà essi trovansi immediatamente vicini alla Baviera. Questi uomini di razza slava non sono punto Czechi, ma Polacchi: si dà loro il nome di Chodi, parola che si crede abbia il significato di «custodi» forse «camminatori;» ed infatti furono per lungo tempo incaricati di custodire all’ovest la porta della Boemia. Secondo alcuni autori, Bretislav I li avrebbe chiamati direttamente dai dintorni di Gnesen o Gniazno, per affidar loro la sorveglianza della frontiera occidentale contro i Tedeschi. Altri pensa che essi abitassero già la contrada, in qualità di coloni, e che ricevessero la missione di proteggere i confini solamente dopo una battaglia in cui si comportarono da eroi. Secondo la promessa del principe, non dovevano essere sottomessi a verun vassallo della corona; uomini liberi, avevano il diritto di governarsi da loro stessi e di sottomettere le loro contese ad uno fra loro. I Chodi, il cui vessillo rappresentava un cane da guardia, simbolo della vigilanza e della fedeltà fecero sempre il loro dovere di valenti difensori; ma il giorno venne in cui i loro diritti furono dimenticati. Nel 1569, l’imperatore Massimiliano II li diede in pegno ad un ricco signore; ma si compiacque di consentire che si riscattassero a proprie spese.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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