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      Nella Lorena l’industria ha preso un certo sviluppo, grazie alle ricchezze naturali contenute nel sottosuolo. I giacimenti di ferro sono molto numerosi specialmente all’ovest della Mosella, nella striscia angusta di terre comprese fra la presente frontiera della Francia ed il corso del fiume lo spessore dello strato minerale è in certi luoghi di una trentina di metri. In questa regione, principalmente nella valle dell’Orne sorgono le maggiori officine, fonderie, alti forni, fabbriche di ferro e di acciaio: vi sono gli avanzi di antiche fonderie di minerale che risalgono al medio evo e persino all’epoca dei Galli.(26) Le miniere di carbone si trovano nel bacino della Sarre e formano l’estremità meridionale degli strati carboniferi di Saarbrücken; ma esse sono coperte dall’arenaria dei Vogesi, e bisogna scavare da 45 a 280 metri di profondità prima di trovare le vene del carbone;(27) v’è un pozzo profondo 468 metri. Il carbone della Sarre alimenta le varie fabbriche dei dintorni, fra le altre la vetreria di Forbach ed i grandi stabilimenti di Sarreguemines per la fabbricazione delle porcellane smaltate,(28) per la confezione delle tabacchiere, per la costruzione delle macchine e dei meccanismi di precisione. Le altre importanti ricchezze minerali del paese sono le saline delle rocce triasiche, che si elevano tra la Sarre e la Seille, specialmente quelle di Dieuze, di Moyenvic, di Sarralbe; sfruttate sino dai tempi preistorici, sono già menzionate nel 663. Il sale si
     
      135. - DIEUZE, CHATEAU-SALINS, LO STAGNO DI LINDRE.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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