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      Infatti, se il paese è qua e là poverissimo alla superficie, possiede grandi ricchezze nelle sue viscere. Ivi si trova uno dei bacini carboniferi più ricchi d’Europa, quello al quale la città di Saarbrücken ha dato il suo nome. La regione del combustibile minerale ha quasi 3,000 chilometri quadrati di superficie e comprende più di 160 strati di carbone, un centinaio dei quali, con uno spessore variabile da pochi decimetri a quattro metri e mezzo, si possono perfettamente sfruttare. L’ingegnere von Dechen ha calcolato che lo strato carbonifero più basso discende più di 7 chilometri e mezzo al disotto del livello del mare. Queste miniere di carbone, le grandi officine che se ne servono, le ferrovie costruite per il trasporto del carbone, hanno fatto di questo paese un luogo di passaggio molto importante tra la Mosella ed il Reno; ma da tempo antichissimo la piccola valle della Queich, che si apre a Landau nello spessore del gruppo, era già seguita da una strada assai frequentata. I Franchi e gli Alamanni vi s’incontrarono nemici, e poi Francesi e Tedeschi vi hanno combattuto frequenti battaglie.
      Ad occidente della Mosella e sino alla Mose, tutto il paese è ineguale e montuoso, frastagliato da anguste gole, in fondo alle quali un’acqua purissima scorre sopra un letto di rocce. In Francia e nel Belgio, le Ardenne, il cui nome è sinonimo a quello di Hardt, continuano nel territorio tedesco i loro tristi altipiani, freddi e coperti di boschi tisici, sebbene i cacciatori sieno andati a cercare il loro patrono nelle loro foreste, d’altronde incomparabilmente più estese quando vi nacque la leggenda;(28) più a nord il gruppo che ha nome di «Hohe Venn» (gli Alti Fanghi), così chiamato a cagione delle sue torbiere, è quasi del tutto denudato di boschi, e i suoi dorsi uniformi si prolungano lontano, coperti di grigie lande o di nere torbe durante l’estate, bianchi di neve nell’inverno; durante gli anni molto asciutti, nel 1684 e nel 1825, le suo torbiere secche si accesero spontaneamente e produssero incendî, che continuarono parecchi mesi, sino in pieno inverno, carbonizzando le piante a tre e quattro metri di profondità.(29) L’Eifel, che si estende ad oriente delle Ardenne e dei Fanghi sino alla valle del Reno, è, come l’Hohe Venn, un paese freddo, generalmente arido e poco popolato.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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