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      L’aumento del territorio granducale e specialmente la costruzione delle strade e delle ferrovie, che hanno fatto di Darmstadt un centro importante per i viaggiatori ed i mercanti, procurarono alla piccola capitale i vantaggi, che le mancavano; adesso è divenuta una importante città commerciale ed i suoi vecchi quartieri a strade tortuose ed anguste sono piccola cosa in paragone dello scacchiere di nuove strade, che si prolungano al sud, parallelamente alla ferrovia di Heidelberg. Com’è naturale in una città che deve la sua esistenza al capriccio di un sovrano e non alle condizioni geografiche del paese, il principale monumento di Darmstadt è il castello: ivi si trovano riunite ricche collezioni di quadri, di antichità, di monete, d’oggetti di storia naturale; la biblioteca, ricca di 450,000 volumi, è una delle più considerevoli della Germania; la scuola politecnica è molto frequentata. Fra le diverse società dotte della città, una è consacrata allo studio della geografia e pubblica regolarmente un Bollettino. Darmstadt non ha belle passeggiate come Heidelberg e come altre città della Germania del nord; tranne i giardini del castello, non ha che boschi di pini crescenti in un suolo ingrato e campagne monotone, dove si coltivano gli asparagi ed altri legumi; per ritrovare la natura pittoresca, bisogna volgersi al sud, verso le colline e le montagne dell’Odenwald. Ad occidente, in riva al Reno, era altra volta la celebre residenza carlovingia di Tribur, dove si tennero diete e concilî e si maturarono parecchi grandi avvenimenti della storia germanica.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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