Pagina (958/1407)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tutto è spostato e rotto sul percorso del crepaccio, campi, case, dighe e più di una volta si formarono a questo modo veri canali nei quali poterono navigare le barche.(4)
      Il metodo di coltura che ancora di recente si adoperava esclusivamente nelle torbiere, era un metodo interamente barbaro. Si comincia col disseccare un po’ il suolo scavando delle fosse intorno al campo, poi, dopo aver vangata la superficie, si aspetta l’estate per metter fuoco al terreno composto quasi interamente di avanzi vegetali. Il suolo incendiato brucia sino ad otto centimetri circa di profondità, diffondendo intorno un fumo acre che s’innalza a grande altezza nell’atmosfera. Il contadino semina poi nelle stesse ceneri e così ottiene prima per sei anni consecutivi granturco, poi avena e segala; ma a lungo andare la forza produttiva del suolo si esaurisce e per rinnovarla è necessario lasciarlo riposare almeno per 30 anni. Questo metodo procura agli abitanti di generazione in generazione alcuni magri raccolti, ma i danni dello incendio si fanno sentire da lontano in tutto il paese. Il fumo che sale talvolta a 3,000 metri (5) è portato dal vento e copre il cielo di un velo nero grigiastro su vasta estensione; nel maggio del 1857, un vento di nord-ovest sparse questo fumo delle brughiere fino a Vienna ed a Cracovia e disseccò l’atmosfera di questo spazio enorme lungo 900 chilometri dall’ovest all’est;(6) nel luglio del 1863, il fumo si sparse sino a Morges, sulle rive del lago di Ginevra.(7) Si è calcolato che sopra una superficie di 12,500 ettari, ch’è l’estensione delle terre incendiate, tutti gli anni la quantità delle materie vegetali che si spande nell’aria e va così perduta pel suolo, può computarsi a parecchie migliaia di tonnellate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





Vienna Cracovia Morges Ginevra