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      abitanti erano abbastanza numerosi per resistere a Druso a mano armata. Dopo il secolo XII, epoca nella quale l’isola aveva, a quanto pare, più di 1,000 chilometri di superficie, la storia ricorda Borkum soltanto per raccontare le irruzioni del mare. Inondazioni successive la divisero in parecchie isole minori, che si separano alla loro volta in frammenti più piccoli e poi scompaiono per lasciare il posto a banchi di sabbia od anche a profondi canali. Borkum, quale ci è rappresentata dalle carte pubblicate al principio del secolo XVIII e Borkum quale esiste oggi, divisa in due isole, si somigliano appena: ricca di navi, comandate da capitani nati nell’isola, aveva un porto, villaggi, grandi colture; adesso non ha più che povere capanne ed una spiaggia pei bagni di mare. Anche Wangerooge, fertile e popolata nel 1840, è stata ridotta dalle inondazioni del mare ad un semplice banco di sabbia. Nel loro assieme le sette isole Borkum, Juist, Norderney, Baltrum, Langeooge, Spikerooge, Wangerooge, non sono più che una catena di dune, alle quali manca il piedistallo di terre basse che le circondava altra volta. Abitate da alcuni pescatori, diventerebbero forse isole deserte e sparirebbero completamente se non si avesse cura di proteggerne le sabbie con piantagioni di canne (Arundo arenaria) e di altre erbe a radici orizzontali. Norderney è la sola isola il cui villaggio durante la bella stagione si animi come quelli del continente, grazie ai bagnanti che vengono a visitarla.(17)
     
     
      VEDUTA PRESA A HELGOLAND.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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