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      I Werderaner, abitanti dei Werder della Vistola (in polacco Zulawy) sono la maggior parte discendenti dei Fiamminghi e dei Sassoni, che i cavalieri di Maria fecero venire per asciugare le loro paludi: a vedere questi paesani dai capelli biondi, dagli occhi cilestri, dalle larghe spalle, dal portamento piuttosto grave, dal gesto lento ma risoluto, si direbbero Olandesi; infatti molti sono discendenti dei Neerlandesi, di setta mennonita, che vennero ad abitare quelle contrade durante la seconda metà del sedicesimo secolo, per sfuggire alle persecuzioni degli Spagnuoli. Le altre popolazioni sono bensì d’origine slava, ma la terra non è proprietà loro. Moltitudini di schiavi polacchi, fuggendo i loro signori, avevano cercato asilo nelle campagne della bassa Vistola, dove la servitù era meno dura: fra i loro figli si cercano tuttora di preferenza i garzoni di fattoria.
      I Tedeschi, avendo preso possesso delle terre d’alluvione della Vistola, hanno separato dal grosso di lor nazione i Polacchi della Prussia Occidentale. Essi sono riuniti all’ovest del fiume, in una grande isola etnografica, circondata da numerose isolette, e grazie ad una stretta zona di terreno che si prolunga al sud verso Bromberg, si riavvicinano alle contrade dove i loro compatrioti vivono in masse compatte. Ad oriente della bassa Vistola, non vi sono più Polacchi. La superficie di forma rettangolare, che si estende dalle terre basse di Marienburg e di Elbing al delta del Memel, fra il mare e l’altipiano dei Mazovi, è popolata intieramente di abitanti di lingua germanica: là i cavalieri dell’ordine Teutonico fondarono il loro Stato: sterminando i pagani indigeni, chiamando coloni di razza propria per fabbricare città e coltivare le terre conquistate, in breve fecero di quella contrada una terra non meno tedesca della Turingia o della Sassonia, e allorchè dopo 240 anni di dominio, dovettero sottomettersi ai re di Polonia, conservando a solo titolo di vassalli una parte del territorio, il regno slavo non pensò punto ad imporre loro la lingua polacca.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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