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      Non è dunque in causa dell’incanto o della ricchezza delle sue campagne che Berlino è divenuta una città di primo ordine: essa non ha nemmeno il vantaggio di essere posta in riva ad un gran fiume o vicina a miniere di facile escavazione. Colle sue case agglomerate e volgari nel mezzo della meno pittoresca fra le pianure, Berlino è tuttavia una città modello come capoluogo di un mondo di impiegati e di scrivani; è la capitale che si conviene ad un popolo di sudditi obbedienti e convinti. Il rapido incremento della popolazione di Berlino non è da attribuirsi, adunque, nè alla volontà di un despota, nè all’appello continuato di una amministrazione centralizzatrice, sebbene anche queste cause vi contribuirono, senza dubbio, in modo notevole. Alcuni sovrani hanno fatto venire dal di fuori, scelti operai, professori e scienziati, e gli uffici pubblici si sono riempiti d’impiegati accorsi da tutte le parti del regno così presto ingrandito; ma tale accrescimento dovuto all’azione del Governo, è ben poca cosa a paragone della libera immigrazione di coloro che si portano vieppiù numerosi alla grande città; sarebbe puerile giudizio l’attribuire un aggruppamento d’uomini così considerevole al solo fatto della presenza di un sovrano. Se i vantaggi dei quali gode Berlino, per la sua posizione geografica, non si manifestano a prima vista, non sono per questo meno reali.
     
      204. -- AUMENTO COMPARATO DI VIENNA E DI BERLINO.
     
     
      Berlino, considerata nei suoi rapporti coi distretti immediatamente vicini, occupa, come tutti riconoscono, un posto necessario.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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