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      Infatti, la parte più antica della città, designata altre volte col nome di Kölln o Collin (monticello?) è una isoletta circondata da due stretti rami della Sprea: nessun luogo sarebbe stato più favorevole per servire di residenza sicura e comoda ad una popolazione di pescatori. Dalle due parti del fiume, dolci pendii interrompendo la zona dei terreni palustri lungo le rive, permettevano agli abitanti di fabbricare torri di osservazione e lavori di difesa. Su i due rami ristretti del corso d’acqua si trovano anche i migliori posti per costruire mulini e stabilire chiatte e ponti. La piccola isola, una «Città» come quella di Parigi, ma più piccola, era un sito anticipatamente indicato per fondarvi un villaggio: quantunque Berlino non sia stata menzionata che nei primi anni del tredicesimo secolo, pure data probabilmente dai primi tempi in cui si popolò il paese. Secondo certi etimologisti, il nome di Berlino, farebbe nascere una grande presunzione in favore dell’antichità della città, poichè il vero senso della parola sarebbe quello di «chiatta, luogo di passaggio» il che farebbe supporre l’esistenza di una strada frequentata da tempi lontani: ma altri scienziati affermano, in termini non meno positivi, che il nome di Berlino significa «stagno, acqua lenta a fondo fangoso.» Secondo l’Ebel, significherebbe «Campo delle Oche
      La piccola borgata di pescatori non avrebbe avuto sorte migliore di molti altri villaggi della Germania del Nord, se non fosse stata che un semplice luogo di passaggio facile a difendere; senza gli altri privilegi naturali, essa non avrebbe mai riempito di sè tante pagine della storia.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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