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      Son desse che insegnarono ai popoli vicini il lavoro del ferro e di altri metalli. [9] Senza dubbio ad esse spetta anche la gloria dell'averci dato la maggior parte degli animali domestici. Ad ogni modo, è unicamente verso i paesi, dove, alle origini della storia, vivevano dei Turani, che gli zoologi cercano l'area di dispersione degli animali diventati i compagni principali dell'uomo: là, nelle valli del Tigri e dell'Eufrate, al piede dell'Ararat, sui pendii del Caucaso, si trovavano riuniti gli antenati selvatici del cane, del bue, della capra, della pecora, del maiale, forse anche del cammello. [10] Una delle due specie primitive di cavallo sarebbe il cavallo "ariano", l'altra il cavallo mongolo o "turanico". [11] Probabilmente dall'Asia Anteriore ci venne del pari la maggior parte delle piante coltivate più utili, quali l'olivo, il prugno, il mandorlo, la vite e forse il pesco, il lino e l'erba medica, le fave ed i piselli, e specialmente l'avena, l'orzo ed il frumento. [12] Se così è, la leggenda non ha forse ragione, quando fa nascere l'uomo moderno in quei paesi? Che cosa era l'animale umano prima che sapesse far germogliare dal suolo il grano nutritivo, simboleggiato dai Greci sotto la forma della dea, figlia di Demetrio, che ora, nera e terribile, va a regnare sulle ombre dei morti, ora, bianca e giuliva, appare sulla terra per coronarsi di fiori al margine delle fontane? e razze del Nord ebbero, esse pure, la loro parte notevole d'influenza nello sviluppo morale delle nazioni, che abitano il vasto quadrilatero dell'Asia Minore.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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