Pagina (88/1124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tuttavia questi non si burlano sempre dei barbari del Siah-koh: li temono anche come maghi e li credono dotati del potere di ardere il fegato nel corpo dei nemici colla solo virtù dello sguardo; senza dubbio pratiche analoghe a quelle dello sciamanismo si sono conservate presso gli Hezareh. Di un'ospitalità spiccatissima, i "Mille" hanno anche in qualche tribù conservato il costume di cedere la moglie allo straniero per tutta la durata del suo soggiorno [137]. Del resto, le donne godono d'una grande libertà: son desse che dirigono la casa e sorvegliano i lavori dei campi; quando la guerra scoppia, prendono parte al Consiglio, montano a cavallo e combattono come gli uomini. Nulla si fa nell'interesse della famiglia, senza che esse siano consultate; e non v'è esempio che gli uomini levino la mano su loro.
      Il governo delle tribù hezareh è monarchico. La tribù più ricca, quella che si dà il titolo di Ser khané o "Testa di casa", è considerata da tutti gli altri clan come una classe superiore. Ogni popolazione obbedisce ad un bey o sultano, che rende giustizia, impone ammende, condanna alla prigione ed anche alla pena di morte. Spesso questi piccoli capi guerreggiano fra loro; spesso anche formano confederazioni temporanee, sia per spogliare un potente vicino, sia per rifiutare l'imposta agl'inviati dell'emiro di Kabul; la carta politica del paese cambia incessantemente, secondo le vicissitudini dei combattimenti, gl'interessi ed i capricci dei sovrani. Ma, in vicinanza delle tribù afgane, i clan hezareh hanno abbandonato generalmente il regime politico d'origine straniera e si sono organizzati in piccoli gruppi repubblicani, come quelli dei Ghilzai.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





Siah-koh Hezareh Consiglio Ser Kabul Ghilzai