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      [Tavola 07.png - L'EMIRO SCIR ALI, IL PRINCIPE ABDALLAH YAN E CAPI DURANI. Disegno di A. Sirony, da una fotografia del signor Burke].
      Quando il distretto di Pesciaver e tutto il Daman-i-koh orientale, fra l'Indo e il Sulaiman-dagh, facevano parte dell'Afganistan, l'emiro era un ricco personaggio; le sue rendite superavano 50 milioni di lire; la pianura gli dava il danaro, l'altipiano gli forniva gli uomini [164]. Oggi, dovendo le terre alte bastare a tutto, soldati ed imposte, le rendite annue del tesoro sono valutate soltanto una quindicina di milioni. La Corte, un dì fastosissima, ha dovuto restringere le sue spese, ed i grandi personaggi, che, secondo il cerimoniale persiano, dovevano entrare in palazzo vestiti d'abiti magnifici e portando armi incrostate di metalli preziosi, possono mostrarsi ormai in una tenuta più modesta. I proventi dell'imposta sono impiegati quasi esclusivamente pel mantenimento dell'esercito; sebbene la maggior parte dei soldati, comandati da feudatari senza rapporto di subordinazione fra loro, sia percepita nelle tribù obbligate al servizio militare in compenso dell'esenzione dalle tasse, e sebbene le provvigioni siano quasi sempre fornite gratuitamente nei luoghi di guarnigione, tuttavia le spese sono assai considerevoli, specialmente per l'acquisto e la fabbrica del materiale da guerra. Nel 1879, quando la guerra scoppiò fra l'Afganistan e l'Impero Indiano, l'emiro aveva ne' suoi arsenali 379 pezzi d'artiglieria e 50,000 fucili, provenienti da officine inglesi od imitati dagli operai afgani.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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