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      Privo di un riparo artificiale, il porto di Sonmiani, dove non possono ancorare le navi che pescano più di 5 metri, è esposto a tutta la violenza del monsone di sud-ovest, e l'acqua del Purali, che si getta in tempo di piena nella baia vicina, dopo avere inaffiato i giardini di Bela, di Dreh, di Layari, è di solito troppo corrotta, perchè i marinai possano utilizzarla: talvolta sono costretti a farsi fornir l'acqua da barche di Karatsci. Gli abitanti si procurano acqua fresca, scavando nella sabbia sopra il livello della marea; ma, se si tarda ad attingerla, diventa gradatamente salmastra [194]. Dipendenza commerciale dell'Indostan, questa parte del khanato si collega egualmente alla Penisola per l'origine ed il culto d'un gran numero de' suoi abitanti. Una montagna, che sorge nella regione occidentale della provincia, presso il fiume Aghor o Hinghol, porta il famoso tempio d'Hinglagi, al quale si recano migliaia di pellegrini indù. Vi si fanno ancora sacrifizî d'animali alla dea Kali, e le pareti d'una caverna sacra sono spalmate col sangue delle vittime. I pellegrini zelanti non partono dal tempio d'Hinglagi senza visitare l'isoletta d'Achtola o Satadip, situata al largo della costa, fra i porti d'Ormara e di Pasni: un santuario venerato sorge su quella rupe priva d'acqua, l'"Isola Incantata" di Nearco.
      I piccoli porti della costa, ad ovest di Sonmiani, un tempo frequentati dai negrieri portoghesi, alcuni forti dei quali esistono ancora sulla costa [195]. sono semplici gruppi di capanne, formate di stuoie distese su pertiche: Ormara, che possiede due baie, Pasni, che è dominata da un "palazzo del telegrafo" abitato da impiegati inglesi, sono villaggi insignificanti; ma Gwadar, capoluogo del Mekran balutscio, è una vera città per le tribù semiselvaggie dei dintorni, una capitale famosa nel raggio di oltre cento leghe per la magnificenza de' suoi edifizî. Costruita in una situazione molto pittoresca, sulla lingua di sabbia che congiunge un'isola rocciosa alla terraferma ed alle montagne di Mehdi frastagliate di cupole e di guglie, la città aggruppa le sue casette di stuoie intorno ad una fortezza quadrata, donde si dominano i semicerchi quasi tangenti delle due baie, con le barche e le navi di tutte le forme.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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