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      Sopra una lunghezza di 1,800 chilometri, dalle rive del Kizil uzen nell'Azerbeigan, sino alle montagne di Bampucht nel Balutscistan, s'allinea, senz'altre interruzioni che quelle dei colli e delle chiuse e senza altre irregolarità che leggiere inflessioni dell'asse, una catena di montagne, che qua e là prende un carattere veramente alpino. Il Garghich, a sud-ovest di Kascian, ed il Darbish, a sud-est, hanno, l'una e l'altra, più di 3,500 metri; lo Scivkuh, a sud di Yezd, è un gruppo alpestre di quasi 4,000 metri, la cui cupola suprema, rassomigliante pel suo profilo al Monte Bianco delle Alpi, è chiazzata di nevi sino alla fine dell'estate e conserva anche qualche nevaio persistente; [235] diverse cime del Giamal-Baris o dei "Monti-Freddi" ed il cono basaltico Kuh-i-Hazar, a sud-ovest e a sud di Kirman, superano i 4,200 metri, secondo Oliver Saint-John; il Kuh-i-Birg, sulla frontiera del Balutscistan, tocca ancora 2,400 metri. A giudicare da alcuni nomi dei paesi ancora male esplorati, che si trovano in questa parte della Persia sud-orientale, i suoi monti sarebbero abbastanza elevati: una delle creste si conosce sotto il nome di Sefid kuh o "montagna Bianca", e tutta una regione del Kuhistan o "Paese dei Monti" è designata uniformemente da Balutsci e Persiani come il Sarhad o "Terra Fredda." Presso l'estremità meridionale di questa catena maestra, che attraversa l'Iran in quasi tutto il suo diametro e che, fra Kirman e Bampur, è in gran parte composta di rocce eruttive, due coni vulcanici, il Nausciadur ed il Basman, del pari che altri monti dai crateri meno alti nel paese di Narmascir, sorgono presso gli orli della cavità, che fu un mare interno ed oggi è riempita dalle sabbie del deserto [236]. Ora è da notare che il prolungamento dell'asse iranico pel Sehend andrebbe precisamente a raggiungere a nord-ovest un altro gruppo vulcanico, quello dell'Ararat.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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