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      Gli abitanti del paese potrebbero a tutto agio farvi le loro provviste di sale, come nelle cave; nei punti, dove la sponda è facilmente accessibile, hanno stabilito delle saline, simili a quelle delle spiagge mediterranee; ma in generale preferiscono il salgemma delle montagne vicine, più facile ad ottenere e d'una purezza maggiore. Nessun pesce, nessuna specie di mollusco vive nelle acque del lago, ma vi si vedono a miriadi certi piccoli crostacei a coda fina, d'una specie particolare; [257] servono di alimento a cigni ed altri uccelli, che calano a stormi sulle acque del lago. Vi si trovano anche delle specie d'insetti, che non esistono altrove, ed una flora salina speciale è nata nella fanghiglia, che orla le spiaggie e rende assolutamente inaccessibile quasi tutta la periferia del lago. Quelle masse melmose, nerastre o d'un verde cupo, che hanno a volte riflessi metallici e diffondono un odore infetto, occupano una larga zona sulla sponda del lago e continuano sotto la superficie fino ad una gran distanza: contengono magnesia, ferro, e insieme una forte proporzione di detriti organici; i residui oleosi di questa decomposizione danno una tale consistenza alla superficie liquida, che, anche sotto l'impulso d'una brezza violenta, l'acqua spinta contro le spiagge non si solleva in onde; d'inverno questa massa, mezzo gelata, si trasforma in una specie di pasta.
      Fontane abbondanti scaturiscono dal fondo del lago in parecchi punti, attraversando la massa salina colle loro colonne d'acqua pura; ma le sorgenti più notevoli sgorgano presso la spiaggia, a nord-ovest del lago, nelle vicinanze della pianura del Selmas, ed a sud-est, non lontano dal villaggio di Dihkergan.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





Selmas Dihkergan