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      Di là sgorgava una volta l'acqua carica di carbonato di calce; ma l'abisso è vuoto oggidì: l'acqua è fuggita per un'apertura delle rocce. Da tutte le parti, intorno ai due pozzi, scaturiscono fontane minerali e termali, acidule, solforose e calcari [261].
      [Immagine 030.png - N. 30. - LAGHI DI NIRIS E DI NARGIS].
      Il bacino, nel quale si versano gli scoli del canale di Band-Emir, il lago di Niris o di Bakhtegan, in tutta la Persia meridionale, è quello che potrebbe meglio paragonarsi ad un lago, non per la profondità, ma per l'estensione della superficie inondata. Si prolunga a sud-est dell'antica Persepoli fra due catene di montagne parallele, per una lunghezza di circa 100 chilometri, suddiviso in parecchi bacini secondarî da isole e promontori, ma ramificantesi del pari in bracci tortuosi nelle valli laterali ed unito da due stretti ad un secondo serbatoio, il Tasht o Nargis, che giace al di là delle montagne del nord. Fanghiglie e torbiere lo continuano a nord verso Persepoli nella pianura di Merv. L'acqua è salata, come quella d'un laghetto, il Deriah-i-Nemek che è ad esso parallelo, nella valle di Sciraz, e talvolta alla fine dell'estate vi si vedono galleggiare blocchi di sale, simili ai ghiacci dei mari polari [262]. I monti calcari che si riflettono nell'acqua azzurra, le ruine che sorgono sulle rupi della costa ed in una delle quali gl'indigeni vedono un antico tempio del fuoco, i tamarischi dalla spiaggia ed i salici dei valloni litoranei, i fenicotteri e le anitre, che volano a schiere sopra la superficie delle acque, rendono molto attraenti i paesaggi del Niris.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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