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      [Tavola 18.png - HAMADAN. - IL LEONE SONORO. Disegno di H. Capuis, da una fotografia del signor Polak].
      Ad oriente della regione dei pascoli, che percorrono i Turcomanni, e sul limitare delle sabbie, la città di Kum o Kom innalza la sua cupola dorata sopra la tomba di "Fatima l'Immacolata", la sorella dell'imam Reza. Le donne vi accorrono in folla per implorare la fecondità, la bellezza, la felicità domestica. Intorno al santuario sono sparse "quattrocento quarantaquattro" tombe di minore santità, dove però le preghiere sono meritorie; più oltre, si stende a parecchi chilometri un campo dei morti, in cui dormono i fedeli, che hanno avuto la felicità di morire o d'essere trasportati nella città santa. Dopo Mesced, Kum, che giudei e guebri non possono profanare colla loro presenza, è il luogo di pellegrinaggio più venerato sul territorio iranico; ma, comparando lo stato attuale della città con quello che ci dipingono Chardin ed altri scrittori anteriori al secolo decimonono, è certo che la pietà è diminuita. Kum non ha più le sue venti moschee; essa ha perduto il suo commercio e la sua industria, tranne per la fabbrica dei vasi porosi: [373] è una grande rovina, che rassomiglia più ad una necropoli che ad una città. Il deserto, che si stende lontano, le colline ocracee o bianche di sale, che dalla parte d'ovest limitano l'orizzonte, formano il passaggio desolato che più s'addice alla città decaduta.
      [Tavola 19.png - HAMADAN. - MOSCHEA DIROCCATA DEL SECOLO XIV. Disegno di F. Benoist, da una fotografia del signor Polak].


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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