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      Piccole torri innalzate nella campagna, in mezzo a mellonaie e campi di cocomeri, danno a Sert l'aspetto d'una piazza di guerra circondata di fortini. Dopo Diarbekir, la città più grande del Tigri superiore è l'attraente Bitlis, posta a 1,500 metri d'altezza circa, non lontano dall'angolo sud-occidentale del lago di Van. Correnti di lava rossa e bruna, discese dal Nimrud-dagh, terminano con promontorî dirupati e tagliati di crepacci, nel fondo dei quali scorrono rumorosamente le acque torrentizie, in parte minerali e termali, che formano il Bitlis-su. Un vecchio castello domina il confluente; archi a sesto acuto uniscono le due rive, e le torri rotonde di larghi minareti innalzano le loro gallerie circolari al disopra delle case a terrazza, dei giardini e dei gruppi d'alberi [639]. Bitlis, la cui popolazione è in parte armena, fabbrica e tinge delle stoffe e, come principale luogo di tappa fra la valle del Tigri e quella del Murad superiore, alimenta un ragguardevole movimento di scambi.
      La città antichissima di Giezireh-ibn-Omer o "Isola del figlio d'Omar", posta a valle della breccia del Tigri, in un'isola formata dal fiume e da un canale artificiale, fu spesso, a dispetto del suo nome, il centro di comunità non musulmane. Nel secolo decimoquarto vi si trovava una grande colonia di Ebrei e dalle sue scuole uscirono alcuni rabbini diventati celebri. In principio del secolo, i Yezidi ne avevano fatto una delle loro piazze forti, ma non poterono difenderla contro i Turchi e quasi tutti furono passati a fil di spada.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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