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      Giusta le valutazioni degli ingegneri, il canale sarà ridotto a 12 metri verso il 2000; la grande navigazione diventerà molto difficile, anzi impossibile col porto di Smirne, se fino a quell'epoca non si sarà restituito al basso Hermus il suo antico corso verso Focea, in modo da respingere le alluvioni nel golfo esterno [749].
      [Immagine 084.png - N. 84 -- STRETTO DI SMIRNE].
      I fiumi meridionali del versante del mar Egeo sono egual-mente fra le correnti "lavoratrici" che hanno conquistato vaste distese sul mare, aiutate forse da un sollevamento graduale del litorale. Mentre il Ghediz minaccia soltanto il porto di Smirne, il Caistro o Kutsciuk Mendereh, ossia il "Piccolo Meandro", l'antico "Fiume dei Cigni", ha da gran tempo colmato i porti d'Efeso, ed il Gran Meandro ha trasformato in lago interno il porto di Mileto. In nessun'altra parte del mondo il lavoro d'interrimento, mercè le alluvioni fluviali, si fa con tanta rapidità, se si tien conto della piccola portata di questi fiumi, che non si potrebbero paragonare a fiumi come il Nilo, il Rodano od il Po. Così, sebbene il Piccolo Meandro non abbia più di 125 chilometri di corso sviluppato e la superficie del suo bacino sia di 3,000 chilometri quadrati soltanto, sebbene le pioggie vi siano in media d'un quinto inferiori a quelle del territorio francese,[750] ha potuto riempire i porti di Efeso, colmare l'estuario che, giusta la testimonianza di Leone il Diacono, esisteva ancora nel secolo decimosecondo dell'êra volgare, e prolungare la spiaggia di 8 chilometri.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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