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      Pare che nell'Anatolia sud-occidentale esista qualche zebù, somigliante a quelli dell'India per la gobba dorsale e le piccole corna mobili. Ma la specie bovina più comune è il bufalo, che popola le rive dei fiumi e le regioni palustri su tutto l'orlo della Penisola: vi sono anzi paesi, - quali le paludi formate dai letti erranti del Seihun e del Giihun, - dove il bufalo vivrebbe ancora allo stato selvatico o vi sarebbe ricaduto. Il solo cammello, che possieda l'Anatolia, è la specie con una sola gobba, utilizzato come bestia da soma e non come animale da corsa. Mentre altrove i cammelli e i dromedari non possono attraversare che le sabbie, le argille, le distese saline del deserto, i cammelli dell'Asia Minore si sono gradatamente adattati a camminare sui dirupi dei monti, dove del resto portano un lieve carico di appena 100 chilogrammi. Sono diventati anzi più abili del cavallo ad ascendere i sentieri rocciosi, ma con quale precauzione posano i piedi sul suolo! Camminano senza che si senta il rumore del loro passo. La carovana non si manifesta se non pel suono delle campanelle appese al petto degli animali adulti. Il convoglio è generalmente composto di sette o nove bestie, collegate le une alle altre con una corda, come battelli a rimorchio; ma la testa del convoglio non è punto affidata ad un animale di alta taglia; il conduttore è quasi sempre un asinello; l'uomo che lo monta, tenendosi innanzi il fucile, tocca quasi il suolo coi piedi, mentre sopra la sua testa il collo del primo cammello si incurva ad arco.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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