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      Tale sono i Bulgari ed i Valacchi; essi imparano tosto la lingua greca e quasi tutti, alla seconda generazione, sono diventati Elleni pei costumi. A questi nuovi Greci si uniscono i rappresentati d'una razza che non si crederebbe di ritrovare in Anatolia: sono alcune centinaia di famiglie di pescatori cosacchi, stabiliti gli uni nei delta del Kizil irmak e del Yescil irmak, gli altri presso il lago di Maniyas e sul Caistro inferiore, nelle vicinanze d'Efeso. Questi Cosacchi, come quelli del Danubio, sono "vecchi credenti", che verso la fine del secolo scorso fuggirono le persecuzioni ordinate dalla czarina. Ma nelle ultime decadi la grande onda d'immigrazione fu quella dei Circassi, nome generale sotto il quale si comprendono tutti gl'immigrati d'origine caucase, e certo questi stranieri non sono di quelli coi quali i Greci trovino facile l'associazione. Sarebbe stato naturale stabilire questi montanari in un paese poco diverso da quello che avevano lasciato; le alte valli delle montagne pontiche, del Tauro cilicio, dall'Ak dagh di Licia, ecco le regioni che sarebbero loro state confacenti per il clima ed i prodotti: essi vi si sarebbero trovati meglio che nella pianura e si sarebbero fatti meno nemici; ma il governo turco, temendo che si rendessero troppo indipendenti, li ha accantonati in gruppi sparsi. Stabiliti per lo più in terre, di cui era stato necessario privare i loro vicini, Elleni o Turchi, pensionati anche a spese dei Comuni circostanti, i Circassi furono accolti come spogliatori e si presero ben poca cura di farsi perdonare la loro intrusione.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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