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      Essa tocca i piccoli porti di Mal-tepeh, Kortal, Pendik, d'onde si spediscono le primizie a Costantinopoli. Dirimpetto, sulla riva opposta del golfo, Karamussal invia le prime ciliege. La ferrovia passa a Ghabiza (Ghybissa), dove morì Annibale: un monticello ombreggiato da tre cipressi custodisce, dicesi, le ceneri del gran capitano.
      Ismid o Iskimid, l'antica Nicomedia, cui eresse un "figlio di Nettuno" e di cui Diocleziano voleva fare la capitale dell'impero, è mirabilmente situata all'estremità orientale del golfo omonimo, sulle terrazze avanzate di un'alta collina esposta a mezzodì e tagliata alla base da burroni, dove gruppi di case multicolori si mostrano attraverso il fogliame. Un'acropoli con le fondamenta elleniche del più bel lavoro, che porta torri romane e bizantine, e insieme un chiosco imperiale moderno, domina la città, i cantieri ed il porto, dove piccoli bastimenti vengono a caricare legnami e cereali. Nicomedia può essere considerata geograficamente come il vero porto del fiume Sakaria, da cui è separata da una collina poco alta, ad ovest del lago di Sabangia; è sorprendente che una città, situata così felicemente come punto di convergenza delle strade dell'interno e come luogo di spedizioni marittime, abbia un commercio così insignificante: nessun fatto attesta più eloquentemente il regime d'oppressione, che pesa sul paese e ne esaurisce le risorse.
      [Immagine 095.png - N. 95. -- ISMID].
      Ghemlik occupa una posizione analoga a quella d'Ismid; posta all'estremità d'un golfo, che s'addentra profondamente nelle terre, e sulle estreme pendici di colline volte a mezzodì, essa è del pari circondata di belle ombre e si trova in facile comunicazione colla valle del Sakaria per la depressione che contiene le acque del lago di Nicea.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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