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      Nella città si vedono avanzi di templi, di moli, di ponti ed una doppia galleria, lunga circa 200 metri, nella quale passano le acque del Selino. A nord-est, alla base delle alture che stanno dirimpetto all'acropoli, uno stadio, un teatro, un anfiteatro decorati una volta con grande splendore, indicano il posto dell'Asklepeion, antica città di bagni e di piacere, rinomata nel mondo greco per la salubrità dell'aria e l'abbondanza delle acque. Infine Pergamo possiede pure dei monumenti anteriori al periodo storico: gallerie scavate nelle rupi, che servivano d'abitazione e di santuari, e quattro tumuli, uno dei quali formato di due coni giustapposti, cinti da un largo fosso; là sarebbe stato sepolto il fondatore della città, colla madre Andromaca [835]. Una delle montagnole funebri, il Mal tepeh o "Colle dei Tesori", posta a sud, presso la strada di Dikeli, ha 32 metri d'altezza; gli scavi hanno provato che la montagnola era stata rimaneggiata per servire da tomba ai sovrani della dinastia degli Attali.
      [Immagine 099.png - N. 99 -- PERGAMO].
      [Tavola 49 - PERGAMO. -- ROVINE DELLA BASILICA. Disegno di Taylor, da una fotografia].
      Fino al 1878 non si conosceva che un piccolo numero di antichità tratte dall'acropoli di Pergamo; s'erano osservati bassorilievi, iscrizioni, frammenti di statue nei baluardi bizantini, ma non s'era punto cercato di estrarli dai muri in cui erano solidamente incastrati, e si pensava che quasi tutti i marmi sparsi fossero stati raccolti e portati nei forni da calce per esservi trasformati in cemento.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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