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      Nelle epoche elleniche e romane, Lebedo era frequentata dagli stranieri, causa le terme delle vicinanze, che si utilizzano ancora. Poche regioni sono più ricche di sorgenti calde della piccola penisola frastagliata compresa fra il golfo di Smirne e quello di Scala Nova. Già nelle vicinanze delle ville smirniotte, sulla costa meridionale del golfo, sgorgano le sorgenti d'Agamennone, presso le quali si vedono avanzi di terme romane. Ma i bagni più frequentemente visitati sono quelli di Scesmeh, presso l'estremità della penisola, dirimpetto a Scio e non lontano dalle rovine d'Eritrea, dove parimenti sgorgano abbondanti acque calde. Scesmeh, vale a dire la "Fontana" per eccellenza, è il luogo diventato celebre per la battaglia navale del 1770, nella quale i Russi distrussero completamente la flotta ottomana, e per le grandi geste di Canaris, che andò ad appiccare il fuoco al vascello del capitano pascià. Accanto alla città commerciale, divisa in due quartieri, quello dei Turchi e quello dei Greci, sorge una nuova città per i bagnanti smirniotti. Si attribuisce all'energia vulcanica del suolo l'alta temperatura delle sorgenti di Scesmeh e di tutta la penisola; frequenti scosse fanno vibrare la terra di questa regione; una di quelle, che hanno prodotto maggiori disastri, è la più recente quella dell'ottobre 1883; più di seimila case furono demolite a Latzata, Scesmeh, Ritra, Reis-dereh; le provviste d'uva secca, derrata che forma la ricchezza del paese, sparirono sotto i mucchi di pietre crollate: per lunghi anni si fecero sentire le conseguenze dell'impoverimento generale.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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