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      Adana ha preso una parte dell'importanza commerciale del-l'antica Tarso. Situata come essa in una regione delle più fertili, circondata di giardini, di campi di cotone e di canne da zucchero, si trova egualmente sulla grande via diagonale dell'Asia Minore; in questo punto, il Saro o Seihun, che scorre ad est ed è attraversato da un ponte di diciotto archi, sfugge dalla regione delle colline per entrare nella vasta pianura alluvionale che cresce anno per anno, d'una quantità del resto poco valutabile, verso Cipro e la Siria. La sua valle superiore e quella de' suoi tributari sono altrettante strade che s'aprono nella direzione del Kaisarieh e del Kizil irmak. Inoltre, il Pyramo o Giihun si avvicina abbastanza ad Adana perchè questa città sia diventata lo sbocco naturale di tutto il bacino; là viene a sboccare la via storica fra l'alto bacino dell'Eufrate ed il litorale della Cilicia. Il fiume inoltre offre, su quasi tutti gli altri dell'Asia Minore, il vantaggio d'essere navigabile nel suo corso inferiore; barche, noleggiate in Cipro ed in Siria, ancorano davanti ai moli della città. Grazie alla fecondità delle sue campagne ed alla convergenza delle strade, Adana è diventata il centro d'un gran commercio; ora si costruisce una ferrovia a sezione ridotta, della lunghezza di 60 chilometri, che la congiungerà al porto di Mersina per Tarso. Più salubre di questa, la città di Seihun è però pericolosa ad abitare nella stagione delle febbri, ed i villaggi delle montagne circostanti si popolano allora d'immigranti.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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