Pagina (807/1124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      [Immagine 132.png - N. 132. -- MAR MORTO].
      Se è vero che il gran lago della Palestina ha fatto altre volte parte del Mediterraneo, la composizione delle acque s'è notevolmente modificata dall'epoca della separazione. Molto più densa dell'acqua del mare, quella che si attinge alla superficie del mar Morto, anche nella vicinanza del Giordano, è in media d'un sesto più pesante dell'acqua dolce [998]. Il corpo umano non s'affonda nei flutti del mar Morto; l'aria umida lascia su tutti gli oggetti un lieve strato di sale; non si può esporsi senza pericolo all'azione prolungata del liquido salato sulla pelle. Il punto di saturazione è molto vicino ad esser raggiunto: l'acqua depone cristalli sulle spiagge e scioglie appena la base d'una rupe di salgemma che orla la costa sud-orientale. Ma la proporzione delle sostanze non è la stessa che nei mari vicini: non per la grande abbondanza di sal marino, ma per l'estrema ricchezza di cloruro e bromuro di magnesia si distingue il mar Morto. Il signor Lartet attribuisce all'abbondanza di questi sali l'assenza quasi completa nel bacino di tutti i pesci e degli altri animali che vivono negli affluenti. I crostacei e gli insetti, del pari che i pesci trasportati dal Giordano, periscono tutti appena entrati nel lago. Una laguna della riva occidentale, che alimenta una sorgente termale, la cui salsedine è quasi eguale a quella del gran bacino, contiene moltitudini di piccoli ciprinodonti, che sono uccisi da un'immersione di qualche minuto nell'acqua del lago.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





Immagine Palestina Mediterraneo Morto Giordano Morto Morto Lartet Giordano