Del resto l'humus, la terra vegetale propriamente detta, manca assolutamente in Palestina; anche il suolo più fecondo non è altro che sabbia od argilla con miscuglio di detriti calcari [1011].
      I meteorologi domandano se il clima del litorale siriaco e della Palestina non s'è leggermente modificato dall'epoca in cui il paese era due o tre volte più popoloso di oggi. Sicuramente, la temperatura è restata press'a poco la stessa, giacchè il limite settentrionale della zona, in cui maturano i datteri, ed il limite meridionale della vite coincidono ancora sulle rive del Giordano;[1012] nel Ghor una temperatura di 21 gradi a 21 gradi e mezzo s'è dunque conservata da venticinque secoli.
      [Tavola 63.png - PASSAGGIO DELLA PENISOLA DEL SINAI. -- VEDUTA PRESA A RAPHIDIN. Disegno di Slom, da una fotografia dal signor Frith].
      Tuttavia, in un paese il cui rilievo è così ondulato, può darsi che i limiti delle zone vegetali si siano leggermente spostati in altezza, senza che gli annali permettano di constatarlo; ora basta la più lieve differenza d'altezza per produrre un cambiamento, giacchè 200 metri d'altezza corrispondono a un grado di latitudine. Una volta, come avviene in questo secolo, le acque fluviali erano spesso insufficienti per le campagne; la costruzione d'acquedotti e di cisterne per l'alimentazione delle città e l'irrigazione delle campagne era il più indispensabile dei lavori pubblici; le preghiere si facevano alla stessa epoca per implorare la pioggia, in ottobre, quando cadono ordinariamente i primi rovesci, ed in aprile, quando si aspettano le piogge di primavera;[1013] ma, per desiderosi che fossero gli abitanti di vedere piogge abbondanti fecondare le loro coltivazioni, l'aspetto stesso del paese sembra provare che quelle regioni, dove "scorrevano il latte e il miele", avevano un tempo un clima più umido.