Pagina (872/1124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Una gola della lunghezza di alcuni metri, semplice fessura aperta fra pareti dell'altezza di 80 a 100 metri, è il corridoio d'entrata: in pieno giorno, la luce getta nel fondo di questa chiusa un fosco crepuscolo; un'arcata romana varca la forra come i ponti gettati sulle trincee delle strade ferrate. Ad ovest di Petra, un'altra gola riceve le acque temporanee dell'uadi, sia per portarle in un abisso, come dicono gli Arabi, sia per versarle nella depressione dell'Arabah, come parrebbe indicare il rilievo della regione; ma nessun esploratore moderno ha ancora seguito sino alla fine la valle dell'uadi, ostruita da una fitta vegetazione di leandri. Avanzi d'edifizî, una colonna isolata, alcune tombe, s'innalzano in diversi punti del circo e dei suoi pressi, ma i monumenti più ragguardevoli sono tagliati nella roccia. Petra è per l'epoca romana della Siria quello che Ellora e Agianta sono nell'India pei tempi buddici. Templi con colonnati e frontoni s'aprono nella massa rosea della pietra; dappertutto le facciate delle rupi sono scolpite ad edifizî sovrapposti, palazzi o necropoli. Nelle prime età, gli abitanti del paese erano Horim, ossia Trogloditi, ma i primi antri, cavità inferiori scavate nella pietra, sono stati trasformati in gallerie architettoniche decorate di bassorilievi e di statue. Poi la popolazione sparì, dimenticata, e la città del deserto non è più che un'immensa tomba, di cui non si è ancora finita l'esplorazione. Ad ovest di Petra sorge la groppa del monte Hor, venerata da ebrei, cristiani e musulmani come la tomba del gran sacerdote Aronne [1094].


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





Petra Arabi Arabah Siria Ellora Agianta India Horim Trogloditi Petra Hor Aronne