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      Due montagne sorgono sopra Sichem: a sud, il Garizim, dalle pareti dirupate, dove i leviti, in vesti sontuose, distendevano le braccia per benedire il popolo; a nord, il monte Ebal, dove stavano altri sacrificatori, pronunziando parole di maledizione. Quante volte, in questa lotta, che ricorda l'eterna guerra fra Ormuz ed Arimane, parve che quelli che maledivano riportassero la vittoria! Quante volte fu rovesciato il tempio di Garizim, quante volte i suoi difensori furono passati a fil di spada! Si adorò Giove, poi la Vergine, poi Allah sulla "montagna benedetta", e tuttavia il culto, che si credeva per sempre distrutto, ha sempre finito col ricomparire; con una tenacità senza esempio, la piccola setta si è ricostituita, conservando le sue tradizioni ed i suoi dogmi. Religione del "Libro", come il mosaismo, l'islam ed i culti cristiani, essa possiede un manoscritto del Pentateuco ed alcuni altri documenti preziosi, che hanno utilizzato i teologi e gli ebraizzanti. In numero di circa centosessanta,[1098] i Samaritani di Nablus si distinguono per un costume speciale: portano un turbante rosso e si purificano con cura da ogni impuro contatto; osservano con rigore le prescrizioni della loro legge, s'astengono da ogni lavoro il giorno del sabato, e fanno ancora sacrifizi sul Garizim, secondo le prescrizioni del Levitico e del Deuteronomio. Essi pure aspettano un Messia, che discenderà sulla montagna sacra per risuscitare i giusti e portarseli nella sua gloria.
      [Immagine 149.png - N. 149. -- NAPLUSA].


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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