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      I gruppi, cui contorna ad oriente la depressione dell'uadi, appartengono a due formazioni distinte. I monti occidentali, dalle cime arrotondate o coniche e quasi dappertutto facili ad ascendere, sono composti di quarzo, gneiss, rocce ardesizzate, in qualche punto rivestite d'erbe e di cespugli. Le alture orientali, formate di calcari e di arenarie, disposte a strati regolari, hanno un aspetto tutto diverso. Lungo gli uadi, che s'inclinano verso il mare con una pendenza eguale, di 1 metro su 80, sorgono montagnole di 100 a 150 metri d'altezza, allineate come tende di soldati. Dietro questa prima fila ne sorge una seconda, quattro o cinque volte più alta, di cui ogni blocco o amba ha l'aspetto d'un cono tronco; da cima a cima tutte le terrazze si corrispondono: esse costituiscono evidentemente la superficie d'un altipiano continuo, che le acque piovane hanno frastagliato in torri distinte. Il lavoro di disgregazione prosegue anno per anno; le arenarie si logorano sotto l'azione delle meteore; non restano più che scheletri di rupi, sui quali non spunta un filo d'erba [1121]. Una di queste catene si compone di ventidue montagne tagliate così regolarmente e così poco diverse fra loro, che Miles e Munzinger diedero loro il nome di "Ventidue Fratelli". In questa regione i soli terreni da coltura sono le alluvioni deposte al piede delle colline, lungo gli uadi: campi di ciottoli discesi dai burroni laterali tagliano di tratto in tratto queste oasi longitudinali. Certe valli delle Basse Alpi hanno paesaggi analoghi.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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