Pagina (943/1124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dei due golfi che terminano il mar Rosso a destra ed a sinistra della penisola di Sinai, quello di Suez, che si mantiene nell'asse del mare, non lo continua per la forma del suo letto: in nessuna parte la sua profondità supera i 67 metri; in media lo scandaglio non vi discende che a 50 metri; è piuttosto una semplice fossa d'erosione laterale. Il vero prolungamento del mar Rosso è il golfo d'Akabah: nell'immediata prossimità delle coste, la profondità è di parecchie centinaia di metri; nel mezzo della cavità, Moresby, nel 1833, potè raccogliere il fango del fondo appena con scandagli di oltre 500 metri. Evidentemente il mar Rosso, il golfo d'Akabah, la depressione del Ghor, dove scorre il Giordano e dove s'è formato il lago di Asfaltite, hanno la stessa origine geologica: sono crepacci longitudinali aperti in un solco di 3,000 chilometri. Se la soglia del golfo d'Akabah e quella di Bab-el-Mandeb si sollevassero sopra le acque, come la soglia d'Arabah nell'Idumea, i bacini interni si trasformerebbero tosto in "mari morti". A sud, la lunga fessura "eritrea" termina, non lontano da Moka, coll'arcipelago di Hanish e col Giebel-Zukur, che forma una diga coperta appena da 100 metri d'acqua nei punti più profondi. Nel grande stretto di Bab-el-Mandeb il letto, nettato dalle correnti dell'oceano Indiano, ha non meno di 200 metri all'imboccatura.
      [Immagine 157.png - N. 157. -- BAB-EL-MANDEB].
      Del pari che nel golfo Persico, le correnti marine corrispondono nel golfo Arabico ai movimenti dell'atmosfera.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





Rosso Sinai Suez Rosso Akabah Moresby Rosso Akabah Ghor Giordano Asfaltite Akabah Bab-el-Mandeb Arabah Idumea Moka Hanish Giebel-Zukur Bab-el-Mandeb Indiano Immagine Persico Arabico