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      Il tipo fisico degli Arabi del sud-ovest, che si crede siano i discendenti degli Hymiari, e quello dei nomadi dell'interno non differiscono tanto che si possa indicarne i caratteri con precisione, o meglio le differenze di costumi, d'abitazione, di clima, di genere di vita bastano per ispiegare i contrasti che si notano fra le tribù sedentarie e le tribù erranti. I Beduini dell'Arabia centrale offrono una più grande unità di tipo, giacchè sono i meno impuri d'altri elementi e quelli, che nei loro perpetui spostamenti, menano tuttavia l'esistenza più uniforme. Gli Arabi del litorale, più diversi gli uni dagli altri per le professioni e per le industrie, differiscono pure di più per l'aspetto fisico. In media, la bianchezza della tinta corrisponde all'altitudine del suolo: sulle montagne del Yemen la tinta è generalmente piuttosto chiara, e le donne, chiuse nell'ombra dell'harem, non hanno un colore più scuro delle Italiane, mentre nelle città del Tehama i visi sono quasi neri. Del resto, in grandissimo numero negri ed altri Africani di pelle nera sono stati importati nel paese come schiavi o come soldati e vi si sono poi acclimatati, incrociandosi colla popolazione originaria; anche sull'altipiano dell'Arabia centrale, a Kheibar, il signor Huber ha incontrato popolazioni negre. Lo stesso avviene sulla costa orientale dell'Arabia; in certi distretti dell'Hasa si crederebbe d'essere sulle coste del Mozambico. L'importazione degli schiavi neri continua; secondo Malcolm, nel 1878 è stata di almeno 2,000 anime nel Yemen.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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