Pagina (23/1017)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Queste seguono in generale il corso delle stelle: quando questa zona si trova allo zenith, cadono in torrenti, con lampi e tuoni, di cui i nostri uragani dànno appena una lieve immagine, le grandi masse di vapori incessantemente attirate dal sole. Al sud dell’equatore la stagione delle pioggie dura da settembre fino a maggio: al nord da aprile ad ottobre. Nella zona delle pioggie estive trovansi al nord dell’equatore: l’Abissinia, l’alto Nilo, l’intero Sudan e la Senegambia; al sud: il Congo, il bacino dello Zambesi, le coste del Mozambico, del Zanzibar, ecc. In queste due regioni sono comprese le due zone delle pioggie invernali, di clima press’a poco eguale all’europeo: abbracciano le due antiporte del continente, a mezzodì il paese degli Ottentotti e la colonia del Capo, a settentrione il territorio dell’Atlante.
      Geograficamente, a questa zona settentrionale dovrebbe appartenere il Sahara; ma «il clima del Sahara», come dice Rohlfs, «è affatto diverso da tutti i climi del mondo. La straordinaria siccità dell’aria non è affatto conseguenza dello sterile suolo del Sahara, sibbene dei venti dominanti. Generalmente prevalgono i venti di settentrione. Questi non sono venti umidi, apportatori di nuvole, anzi escludono affatto l’umidità. Spirano in via eccezionale venti di ponente che dall’oceano Atlantico portano le nubi, ma sono nella maggior parte dei casi dissipate dal calore raggiante che s’innalza dal suolo, sì che spariscono prima di prendere la forma di pioggia». Così, il centro del Sahara è un tratto di paese assolutamente privo di pioggie.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





Abissinia Nilo Sudan Senegambia Congo Zambesi Mozambico Zanzibar Ottentotti Capo Atlante Sahara Sahara Rohlfs Sahara Atlantico Sahara