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      I ruscelli del Debra-Tabor son tributarii del lago Tana per mezzo del Reb, fiume che non lungi da Gafat forma una magnifica cascata alta più di 20 metri; la massa dell’acqua cade in un lago spandendo il suo velo scintillante innanzi ad una grotta a cupola che s’apre nella roccia fonolitica(343). Ad occidente del Debra-Tabor, sopra una sporgenza inferiore dell’altipiano, veggonsi le rovine del castello d’Arengo, la «Versaglia dei negus», fabbricato all’ombra di grandi alberi, all’orlo di un precipizio donde si slanciano le acque per sparire nella vergine foresta. Sorgenti termali (da 37 a 42 gradi centigradi) spicciano in abbondanza in questa regione: le più frequentate sono quelle di Wanzighè, nella valle della Gumara meridionale. Il prossimo villaggio è il solo sito dell’Etiopia ove si trovino alberghi; una città reale sorge sulla collina(344).
      Il bacino della Gumara, del pari che quello del Reb, ha la sua città celebre nei fasti dell’Etiopia. Mahdera-Mariam, o il «Riposo di Maria», s’innalza fra due affluenti della Gumara, sopra un’enorme rupe basaltica, raggruppando le sue case cinte di giardini intorno a massi di ginepri che indicano le chiese; da tre lati la città è circondata di abissi: solo uno stretto istmo, che sarebbe facile fortificare, la ricongiunge al vicino altipiano. Mahdera-Mariam non è più residenza reale; ma le sue due chiese, quelle della «Madre» e del «Figlio», sono sempre molto frequentate dai pellegrini, ed i mercanti accorrono in gran numero al suo campo di fiera.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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