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      Le acacie, le quali forniscono la gomma del commercio, appartengono a varie specie. L’albero a scorza grigia, sul quale si raccoglie la migliore qualità di gomma, copre, coi suoi boschetti numerosi, la parte orientale del Cordofan. Nella regione meridionale, le acacie dalla scorza rossa, le quali dànno prodotti meno stimati, si stendono in vaste foreste, pressochè inutili dal punto di vista economico; ben poco numerosi sono i coltivatori del suolo od i nomadi i quali si pigliano la briga di staccare dall’albero le gomme trasparenti che ne scolano. Il raccolto per eccellenza, in quasi tutto il Cordofan, è quello del dokhn (penicilaria typhoides), la cui vita, dalla seminagione al raccolto, dura soli quattro mesi, il tempo del kharif; questa specie di miglio si contenta di una leggera parte di umidità, e prospera meglio sui monticelli sabbiosi che nelle bassure; i nove decimi della popolazione si nutrono di dokhn. Il durra, o miglio d’Egitto, non è coltivato che nelle vallate bene inaffiate delle montagne. Il frumento, il sesamo, gli arachidi, i fagiuoli, il tabacco, la pianta del cotone si trovano in qualche distretto vicino alla capitale; la canapa serve a intrecciare le pareti delle capanne.
      È un prodotto naturale, la gomma, che ha la maggior parte nel commercio di esportazione delle derrate vegetali del Cordofan; nello stesso modo la caccia contribuisce più dell’allevamento del bestiame al movimento degli scambi; le penne di struzzo sono il prodotto più prezioso che le carovane del nord domandino agli indigeni.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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