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      Gruppi di piramidi si elevano nelle adiacenze del tempio; tuttavia le più notevoli costruzioni di questo genere, in numero di venticinque, si trovano sulla riva sinistra del Nilo, presso il villaggio di Nuri. Queste, più grandi delle piramidi di Meroe, sono meno ben conservate, a motivo della poca consistenza del grès, e quasi tutte hanno perduto il loro rivestimento esterno di pietre levigate: nell’interno si osservano delle vôlte, modo di sostegno che si credeva testè di invenzione etrusca, e che però si trova in diversi paesi dell’Oriente(666), specialmente a Saggara, nelle tombe della sesta dinastia(667). Al nord di Nuri, nell’Uadi di Abù-Dum, si vedono i ruderi di una bella chiesa e di un convento di stile bizantino; ma in nessun luogo, sulla riva sinistra del fiume, s’incontrano traccie di una città importante come doveva esserlo Napata, sulla riva settentrionale. Tutto il paese fu un tempo popolato. Al disotto del gruppo di costruzioni di cui Maraui è il centro, numerose rovine appartengono a diverse epoche storiche: piramidi datanti dall’epoca delle civiltà egiziane; chiese e conventi che ricordano l’influenza bizantina; fortini costrutti dopo il trionfo dell’Islam.
      Il sommo della curva che descrive il Nilo prima di riprendere la direzione del nord, doveva di necessità diventare come il meandro di Abù-Hamed, un convegno dei mercanti; ma qui lo svolto del fiume è assai più prolungato, e le carovane hanno potuto scegliere fra vari luoghi per i loro scali di partenza o di arrivo.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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