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      Prendendo alla lettera la legge musulmana, la comunità dei fedeli, rappresentata dal pubblico tesoro, beit-el-mal, è la sola padrona del territorio; il proprietario non può essere che un detentore temporaneo, un usufruttuario, al quale l’uso, non il diritto, accorda l’eredità. Però questo principio ha perduto da molto tempo il suo valore assoluto, e la proprietà fondiaria personale è costituita, come in Europa, da una gran parte del territorio; dopo questa rivoluzione, che permette la libera trasmissione dei terreni, il prezzo del suolo è notevolmente cresciuto; i contadini proprietari, che d’ora innanzi non pagano più l’imposta in natura, hanno migliorato le loro condizioni; ma si è pure costituita una nuova classe, quella del proletariato agricolo, la turba dei disgraziati che non hanno la loro parte di terra e sono obbligati ad affittare le loro braccia a qualsiasi condizione(772). I terreni dei fellahini, espropriati quasi tutti, confiscati pel mancato pagamento di imposte, hanno ingrossato il patrimonio particolare del sovrano, dei membri della sua famiglia e dei personaggi considerevoli dello Stato; la Compagnia del canale di Suez è essa pure uno dei grandi proprietari del paese; l’insieme dei beni appartenenti ai diversi membri della famiglia del Khedive si calcola formi la quarta parte del terreno arabico dell’Egitto; fra Assiut e Bedrascin, quasi tutta la terra è del Khedive, ed ogni stazione di ferrovia è fabbricata accanto all’officina ed alla fattoria agricola. Un altro quarto del suolo si compone di terreni usciuri o «di decima», appartenenti in proprietà assoluta a quelli che li fanno coltivare.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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