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      Sarebbe lungo ripetere tutto l’elenco dei lavori compiuti o ai quali attende l’ufficio del genio civile: riattamento delle dighe, costruzione di banchine per assicurare un comodo approdo in città e per agevolare l’accesso delle mercanzie alla dogana, costruzione di un ufficio doganale con una tettoia a riparo delle merci e con un recinto per la loro custodia, ecc., ecc. Voglionsi però ricordare, in modo speciale, l’allestimento di un progetto per la costruzione di grandi magazzini, da servire pel deposito delle merci nella dogana, le quali venivano abbandonate sul piazzale pubblico, e la preparazione di un piano regolatore nell’isola di Taulud. I magazzini doganali, resi necessari dal crescente movimento, furono già dati in appalto per la somma di circa 30,000 lire, e dovranno essere terminati nell’ottobre del 1887. Venne infine compilato un piano regolatore per Taulud necessario, come si è detto di sopra, dopo le molte domande di concessione di aree pubbliche per potervi fabbricare.
      Non sarà fuor di luogo accennare brevemente com’era costituita la proprietà fondiaria a Massaua e a Taulud al momento della nostra occupazione. In origine i terreni appartenevano esclusivamente allo Stato, il quale li vendè, nella parte della città propriamente detta, a privati, che possedevano e dovevano possedere un documento comprovante il loro diritto. Quelli che si trovavano in tale condizione, ne trasmettevano la proprietà per vendita, permuta, donazione, successione, ecc., ecc., secondo le forme stabilite dalla legge comune a tutto l’Egitto.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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