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      A poche ore da Massaua si entra nei domini disputati fra l’Abissinia e l’Egitto; i due paesi, per queste contese territoriali, inacerbite dai tentativi d’invasione dell’Egitto, erano, prima degli accordi conchiusi nel 1884 fra il Re d’Abissinia e l’ammiraglio Hewett, per conto dell’Egitto, in continuo stato di guerra, la quale toglieva al commercio quella sicurezza di cui, là più che altrove, ha bisogno. Ancora nel 1882 un ordine del re d’Abissinia vietava l’esportazione dai suoi Stati per Massaua delle pelli bovine e caprine; ed un suo generale assaliva e faceva a pezzi un pelottone di soldati egiziani, accampati a poche ore da Massaua.
      D’altra parte, gli ordinamenti doganali che vigevano a Massaua, i dazi e le altre tasse cui andava soggetto il commercio, specie le tasse sanitarie sulle pelli, gravissime e ingiustificate accrescevano gli ostacoli al libero incremento del traffico. Certo adesso che a Massaua vi è un governo ordinato e forte, il quale saprà regolare i suoi rapporti con l’Abissinia, stabilirà se non l’assoluta franchigia di dazi, tariffe miti e certe, e agevolerà le operazioni di commercio colla costruzione di buoni mercati o caravanserragli, di cui v’ha assoluto bisogno, il commercio s’accrescerà in una misura da realizzare le più liete previsioni.
      Quanto alle condizioni igieniche, Massaua non è luogo malsano; non vi dominano le febbri che regnano nella opposta costa arabica, e anche a Suakim, nè le malattie contagiose che si sviluppano in altri luoghi del Mar Rosso.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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