Pagina (26/794)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A primo aspetto si direbbe che la Penisola è perfettamente protetta al suo limite continentale dalla cerchia murata delle Alpi, ma simile protezione è piuttosto apparente. Infatti, mentre sulle pianure italiane le montagne volgono il loro versante più ripido, che parrebbe veramente inaccessibile, alle terre italiane, dal lato della Francia, della Svizzera, dell'Austria tedesca, il declivio è assai più dolce; onde tutti gli invasori, adescati dal clima mite e dalle immense ricchezze d'Italia, poterono senza molte difficoltà guadagnare la sommità delle Alpi donde scendevano poi rapidamente nelle pianure. Per tal modo la "barriera" delle Alpi rimaneva veramente un ostacolo soltanto per gli Italiani, i quali, tranne ai tempi di Roma conquistatrice, la rispettarono sempre, poco ad essi d'altronde importando il valicarla, mentre al di là nessuna regione valeva la loro. I Francesi, i Confederati svizzeri, i Tedeschi, consideravano invece l'Italia come una specie di paradiso; era il paese dei loro sogni, la terra incantata, la regione bella fra le belle, di cui si potevano impadronire con tanta facilità. La storia narra come essi abbiano spesso obbedito a codesta bramosia di conquista, come abbiano inondati di sangue i fecondi piani agognati! Oltre che all'energia propria, la nazione italiana deve la sua indipendenza alle rivalità dei popoli vicini, che se ne esclusero a vicenda e non tollererebbero oggi mai più un rivale sulla Penisola o sopra una parte di essa, fosse pure a titolo di presidio del Vaticano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





Penisola Alpi Francia Svizzera Austria Italia Alpi Alpi Italiani Roma Francesi Confederati Tedeschi Italia Penisola Vaticano