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      Susa, appena a 500 metri, sta sotto il Rocciamelone a 3537. Aosta, a 583, è dominata da presso dalla piramide dell'Emilius a 3559 m. In queste valli si agglomera naturalmente il maggior numero delle popolazioni alpine, e le strade, che nell'Apennino s'arrampicano generalmente a mezza costa, in queste Alpi seguono quasi sempre il fondo delle valli. Ma rare volte vi si possono sviluppare città di una certa importanza, che sorgono invece, appena lo permette lo spazio, allo sbocco della valle, nel piano. Così Cuneo, Saluzzo, Pinerolo, Ivrea, Biella, Lanzo, Cuorgnè, mentre solo dove la valle è più ampia e lunga sorgono anche dentro di essa Susa, Domodossola, Varallo. Aosta è l'unica vera città alpina, e la sua origine si deve appunto all'ampiezza della valle che domina. Ma le popolazioni non vi crescono numerose e fitte, e mentre fuor delle valli si trovano 150 ed anche 200 abitanti per chilometro quadrato, dentro di esse variano fra i 25 ed i 30, e non aumentano come altrove, abbandonano anzi sovente in rovina le capanne avite, al furore della valanga, fra gli impervii disagi del vento e delle nevi.
      Le Alpi occidentali si distinguono in varii gruppi, che hanno speciale fisonomia. E anzitutto le Liguri, che mal si confondono da alcuni con le Marittime, e vanno dalla Bocchetta di Altare al colle di Tenda. Il loro asse geologico è formato da anageniti, quarziti, besimauditi, ed altre roccie del permiano, sotto le quali spuntano gli scisti del carbonifero, con banchi di antracite di qualità piuttosto inferiore.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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