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      Contribuiscono quasi tutti a rendere pittoresco e vario il paesaggio, come altri laghi, specie marittimi, in altre regioni d'Italia lo rendono triste e persino letale.
      Nulla eguaglia le bellezze di questi laghi alpini, fra aride rupi, nel bianco delle nevi, tra il profumo dei fiori. Talora non hanno sorgenti visibili e si inventarono le più strane leggende. Vi si gettavano forse nel medio evo i colpevoli di alcuni reati e le mogli infedeli. Per questi ricordi i montanari non li guardano senza timore, e talora li vidi passare un po' lontano, facendosi il segno della croce. Il parroco del villaggio vi sale talvolta, in una ricorrenza solenne, per benedirli, seguìto dalla processione di donne, vecchi e fanciulli. In alcuni, guai a gettare una pietra: se è nera piove, se bianca grandina o cade la neve; in altri le anime dannate che vi sono a confino susciterebbero uragani paurosi. Vi sono laghi che nascondono tesori, e tra i rododendri, l'erba e la neve si vedono le tracce di lunghe ricerche fatte dagli alpigiani.(27)
     
      N. 16. - LAGO MAGGIORE.
     
      Scala di 1 : 500,000
      [vedi figura 016.png]
     
      Il lago Maggiore che meriterebbe il suo nome di massimo lago italiano se non fosse il Garda, si insinua tra le Alpi occidentali e le centrali, ai confini della regione piemontese cui appartiene quasi la metà del suo specchio, nel resto per due terzi lombardo e per un terzo elvetico. A 194 metri sul livello del mare copre una superficie di 212,16 chilometri quadrati, con uno sviluppo di costa di 170 chilometri.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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